Cardia: ‘Distanze e orari, valutare utilità contro il Gap’ (Gioconews.it giugno 2017)

Milano – “La questione territoriale nasce nel 2011, quando regioni e comuni iniziano a mettere il naso nel gioco. Ai giudici quando parliamo di limitazioni di orari e distanze chiediamo se sono sicuri che queste siamo misure buone e aiutano a combattere la ludopatia. Una volta che ci siamo liberati culturalmente dal fatto che non stiamo facendo un favore ai ‘cattivi’, bisogna cercare di capire se queste misure sono utili per ridurre la dipendenza“.

Lo afferma il legale Geronimo Cardia nel suo intervento al convegno “Gioco in Italia, un settore a confronto” organizzato dall’associazione As.Tro in collaborazione con Sts-Fit a Milano, lunedì 19 giugno.

“Il distanziometro poi ha creato in certi luoghi l’impossibilità di aprire una sala se non in estrema periferia. Nonostante la legge di Stabilità abbia detto che Stato ed enti locali devono trovare un accordo su questo, si continua a legiferare, come nel caso dell’Emilia Romagna.
Il Consiglio di Stato ha ripreso una sentenza del Tar Lombardia confermando che sul distanziometro decide la Regione. Però c’è un passaggio importante, sulla distinzione tra sale slot e scommesse che il CdS ha preso in considerazione”, conclude Cardia.


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