Giugno 2025

La giurisprudenza continua a respingere i ricorsi contro i distanziometri regionali e provinciali affermando che non esiste effetto espulsivo perché le percentuali di interdizione non sarebbero del 100% assoluto e affermando il ritenuto giusto obiettivo di anteporre anzitutto la tutela della salute agli altri interessi. Peccato che tuttavia il legislatore continua a fare le proroghe delle concessioni in essere esplicitando il problema della Questione Territoriale (ossia dicendo che c’è l’effetto espulsivo). Ma soprattutto peccato che i dati scientifici dimostrano sul piano sanitario l’esatto contrario di quanto affermato in giurisprudenza sia per l’inidoneità dello strumento del distanziometro in sé, sia per la struttura tecnico-urbanistica utilizzata dal regolatore locale, sia soprattutto per essere univocamente focalizzato su due dei trentatré prodotti e su uno dei due canali distributivi del gioco. Per cercare di avere una valutazione di questi principi innanzi alla Corte Costituzionale possono dare un forte contributo le Istituzioni in campo con interventi ad adiuvandum nei giudizi degli operatori....

I lavori per il riordino del territorio proseguono. Ma si continua a parlare di tutela della salute pensando che lasciare misure distanziali e limitazioni di orari per i soli apparecchi del territorio dia un contributo concreto alla tutela della salute. In realtà anche i dati dicono una cosa diversa ed in particolare che quanto fatto sin ora nel territorio va radicalmente superato perché ha spostato ed aumentato il problema. E che va fatto altro per tutelare la salute: dare stabilità ed equilibrio ai prodotti, puntare sulla tecnologia per prodotti safe e, senza aumenti di tassazione, dare agli enti del territorio risorse per le politiche attive di prevenzione e cura da portare avanti con gli operatori, formati e qualificati delle reti generaliste e specializzate. ...

Tra le iniziative parlamentari con impatto sulle chiusure ingiustificate dei conti correnti va ricordata quella delle proposte di legge 1091 e 1240 presentate alla Camera nella legislatura in corso, ora in discussione alla Commissione Finanze. La proposta è di eliminare in qualche modo il diritto di recesso delle banche e di imporre a queste l’apertura di conti correnti. Le criticità che il tema propone nulla tolgono comunque ai principi generali che attualmente consentono di contrastare il fenomeno delle chiusure ingiustificate. ...

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