The Wachter Talk: Geronimo Cardia presenta il suo libro “Il gioco pubblico il Italia: riordino, questione territoriale e corto circuiti istituzionali”

 

The Watcher Talk, l’8 novembre è stato presentato il libro “Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali”.
Alla presenza di Geronimo Cardia, Avvocato e Autore del testo, Ettore Rosato, Capogruppo Commissione Difesa Camera (Azione)Guerino TestaSegretario Commissione Finanze Camera (FdI) e Emilio ZamparelliPresidente STS – Sindacato Totoricevitori Sportivi.

Ha condotto Alessandro Caruso, Vicedirettore The Watcher Post

 

Dicono di noi

Askanews, 8 novembre 2024
Gioco pubblico, Cardia: Limitazioni senza effetto “Spesa giocatore aumentata”
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Stream24, Il Sole 24 Ore, 8 novembre 2024
Gioco pubblico, Cardia: Limitazioni senza effetto
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Agenzia Stampa Italia, 8 novembre 2024
Gioco pubblico: Cardia, “Limitazioni senza effetto. È necessario armonizzare e ridurre livello di tassazione”
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Agimeg, 8 novembre 2024
Il gioco pubblico in Italia, Avv. Cardia: “Distanziometri e limitazioni orarie sono un impedimento oggettivo. Inoltre, non contrastano il gioco patologico”
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Jamma, 8 novembre 2024
Il gioco pubblico in Italia, l’avvocato Cardia: “Restrizioni derivanti da norme locali un problema per settore e Stato”
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Pressgiochi, 8 novembre 2024
Cardia (Acadi): “Gioco pubblico, necessario armonizzare e ridurre livello di tassazione”
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Lanci di agenzia

*GIOCO PUBBLICO, CARDIA: LIMITAZIONI SENZA EFFETTO* 9CO1588048 4 POL ITA R01 GIOCO PUBBLICO, CARDIA: LIMITAZIONI SENZA EFFETTO
(9Colonne) Roma, 8 nov – “Contrastare il gioco pubblico con distanziamenti e limitazioni di orario in realtà non ha avuto l’effetto sperato dalle frammentate leggi regionali, come avvalorato dagli esperti sanitari. La spesa del giocatore è anzi aumentata complessivamente in questi anni di interventi legislativi, poiché i consumatori continuano a giocare, visto che le limitazioni non sono applicate a tutti i giochi, oppure si rivolgono al gioco illegale. I distanziometri presentano parametri tecnici così estesi da rendere impraticabile la distribuzione dell’offerta di gioco in molti territori. Perizie urbanistiche dimostrano che tali misure portano all’installazione dei punti di gioco ai margini dei territori, creando una ghettizzazione di fatto. Un esempio significativo è Varese, che ha imposto una limitazione di 16 ore al giorno, rendendo difficile per gli operatori offrire il servizio dello Stato. Questo comporta problemi sia per gli operatori sia per lo Stato, che non riesce a bandire gare per le concessioni scadute, mentre gli operatori sono costretti a pagare proroghe onerose anche per prodotti che non possono distribuire a causa delle norme espulsive.
Attualmente è in corso un tavolo tecnico tra MEF e Agenzia dei Monopoli e delle Dogane per spiegare questi aspetti alle regioni. È necessario armonizzare e ridurre il livello di tassazione del gioco pubblico”. È quanto affermato dall’Avv. Geronimo CARDIA, Presidente di ACADI, in occasione di un The Watcher Talk. (fre)
081931 NOV 24

*Gioco pubblico, Cardia (Acadi): necessario ridurre e armonizzare fisco* Gioco pubblico, CARDIA (Acadi): necessario ridurre e armonizzare fisco Gioco pubblico, CARDIA (Acadi): necessario ridurre e armonizzare fisco “Limitazioni senza effetto”
Roma, 8 nov. (askanews) – “Contrastare il gioco pubblico con distanziamenti e limitazioni di orario in realtà non ha avuto l’effetto sperato dalle frammentate leggi regionali, come avvalorato dagli esperti sanitari. La spesa del giocatore è anzi aumentata complessivamente in questi anni di interventi legislativi, poiché i consumatori continuano a giocare, visto che le limitazioni non sono applicate a tutti i giochi, oppure si rivolgono al gioco illegale”. Lo ha affermato Geronimo Cardia, Presidente di ACADI, in occasione di un The Watcher Talk. Secondo CARDIA “è necessario armonizzare e ridurre il livello di tassazione del gioco pubblico”.

“I distanziometri presentano parametri tecnici così estesi da rendere impraticabile la distribuzione dell’offerta di gioco in molti territori. Perizie urbanistiche – ha aggiunto – dimostrano che tali misure portano all’installazione dei punti di gioco ai margini dei territori, creando una ghettizzazione di fatto”.

Questo “comporta problemi sia per gli operatori sia per lo Stato, che non riesce a bandire gare per le concessioni scadute, mentre gli operatori sono costretti a pagare proroghe onerose anche per prodotti che non possono distribuire a causa delle norme espulsive. Attualmente è in corso un tavolo tecnico tra MEF e Agenzia dei Monopoli e delle Dogane per spiegare questi aspetti alle regioni. È necessario armonizzare e ridurre il livello di tassazione del gioco pubblico”.
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