TAR Trento: la trattazione del merito dei ricorsi contro la legge provinciale sul gioco.

Si è svolta questa mattina l’udienza al Tar di Trento in merito alla questione del distanziometro provinciale. Il Collegio aveva affidato ad un verificatore terzo il compito di analizzare la percentuale delle aree che sarebbero interdette alle attività di gioco nel Comune di Trento. Il tecnico incaricato ha stabilito che la percentuale di aree insediabili per tali esercizi commerciali è del 2% e che si tratta di zone ristrette e marginalizzate.

 

Dicono di noi

Gioconews

L’effetto espulsivo della legge provinciale di Trento sul gioco è tornato protagonista al Tribunale regionale di giustizia amministrativa nella mattinata di oggi, 23 marzo, con la trattazione del merito di alcuni ricorsi proposti dagli esercenti contro la rimozione degli apparecchi di gioco disposta dai Comuni per l’eccessiva vicinanza ai “luoghi sensibili” e la presentazione delle relazioni di verificazione sulle conseguenze dell’attuazione della normativa.

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Jamma

“Abbiamo discusso, rappresentando che anche il verificatore arriva a una percentuale di insediabilità del 2%, pur omettendo tante analisi (il dato corretto dal Ctp sarebbe 0,97%). Che se anche si guarda al solo territorio urbanizzato le percentuali sarebbero comunque contenute”.

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Agipro

“L’offerta si è ridotta da 84 a 9 punti per la rete generalista, e da 28 a 5 per le sale.”

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Pressgiochi

“Abbiamo discusso- spiega l’avv. Geronimo Cardia a difesa degli operatori di gioco -, rappresentando che anche il verificatore arriva a una percentuale di insediabilita del 2%, pur omettendo tante analisi (il dato corretto dal Ctp sarebbe 0,97%). Che se anche si guarda al solo territorio urbanizzato le percentuali sarebbero comunque contenute.”

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Agimeg

“Se si vuole considerare il percorso pedonale e non il raggio per calcolare la distanza occorre prima verificare in concreto l’effettiva differenza tra i dati di interdizione attuali e quelli che si verificherebbero.”

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