Author: GCLEGAL

In questo articolo aggiungiamo un tassello alla ricostruzione che abbiamo fatto nel tempo del fenomeno del derisking ingiustificato. Si tratta di due provvedimenti che arricchiscono il corpus regolatorio già illustrato nel tempo: un documento dell’Eba, che fornisce altre chiare indizioni di come superare il fenomeno patologico, e l’altro della Banca d’Italia, finalizzato ad assicurare il recepimento di detti principi anche nella giurisdizione italiana. Importante, infine, che siano stati cristallizzati non solo i principi e le procedure per prevenire il fenomeno, ma che siano stati focalizzati altresì i procedimenti per gli eventuali reclami a disposizione degli operatori, finalizzati a consentire un’azione di contrasto del fenomeno stesso....

Sono frequenti nei giudizi le nomine di Periti per una verificazione dell’effetto espulsivo denunciato dagli operatori. In realtà la questione non può essere limitata ad una mera valutazione della percentuale di insediabilità residua. E ciò per tante ragioni. Oggi ne vediamo due. Si tratta della certificazione già data dai giudici del Consiglio di Stato che non hanno permesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze di indire le gare per l’assegnazione delle concessioni in scadenza. E si tratta della certificazione dell’esistenza del problema oggi data anche dal legislatore nazionale che impone le proroghe tecniche alle concessioni in scadenza per la stessa ragione. ...

I Giudici del Consiglio di Stato chiedono spesso a periti la verificazione dell’effetto espulsivo denunciato dagli operatori. Troppo spesso si ritiene di censurare il distanziometro solo di fronte a divieti assoluti o quasi assoluti. Ma in realtà i distanziometri dovrebbero fare i conti con l’illegittimità anche quando marginalizzano. Inoltre, spesso ci si trova di fronte a casi in cui per calcolare la percentuale di aree di insediabilità i Periti pretendono di parametrarla all’area non vietata da altri impedimenti e non anche alla più apia intera area urbanizzata. In questo modo in realtà non si fornisce un’informazione completa perché il dato che serve è quello che consente di capire in quale parte dell’intero territorio continui ad esserci un presidio di legalità.  In questo articolo prendiamo lo spunto da una recente pronuncia. ...

La regolamentazione del gioco pubblico ed in particolare di quello fisico rappresenta un tema complesso, con una molteplicità di attori istituzionali e una stratificazione normativa che genera conflitti, inefficienze e situazioni di autentico stallo. L'applicazione dei distanziometri e delle limitazioni orarie costituisce un aspetto chiave di un dibattito che coinvolge operatori del settore, enti locali, lo Stato centrale, le sue amministrazioni e le sedi giudiziali. Al centro deve rimanere l’obiettivo di un’autentica tutela della salute degli utenti. Questo articolo si propone di sintetizzare criticamente tali questioni, anche rinviando agli approfondimenti presenti nel volume pubblicato con Giappichelli "Il Gioco Pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali"....

In questo articolo mettiamo in evidenza un’importanze sentenza che ha stabilito che per ridurre gli orari di funzionamento ai soli apparecchi occorre che i Comuni in fase istruttoria dimostrino in fase istruttoria che è necessaria una misura focalizzata su un solo tipo di gioco e non su altri. Ma soprattutto è necessario che nella medesima fase istruttoria sia dimostrato che così facendo non si determinano rischi di riversamento della domanda su altri giochi, su altri canali distributivi o sull’illegalità. ...

Lunedì 3 marzo 2025, l'Avv. Cardia ha partecipato al convegno “Impatto sociale e sanitario del gioco d’azzardo”, organizzato dal Prof. Roberto Veraldi, Presidente del corso triennale in Servizio Sociale e docente del corso in Politiche e Management per il Welfare dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, presso la sede dell’Università di Chieti Scalo, nell’aula multimediale del Corso di Laurea in Servizio Sociale, alla presenza tra gli altri del Dott. Franco Caracciolo, Dirigente Servizio Prevenzione Sanitaria e Medicina Territoriale Regione Abruzzo Dipartimento Sanità, e del Prof. Giovanni Martinotti, psichiatra, psicoterapeuta, Professore ordinario di psichiatria e componente di S.I.P.S....

In questo articolo torniamo a parlare del valore vincolante dei principi dell’Intesa del 2017, nonostante essa non sia stata formalizzata per la nota mancata emissione del relativo decreto attuativo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ricordarlo è importante perché tra i principi che essa pone vi è il limite massimo di ore di divieto (sei al giorno) che possano essere imposti agli operatori, per la valutazione dei provvedimenti comunali sugli orari. Ed è importante perché vi è altresì il principio della presenza capillare sui territori, per i giudizi sui distanziometri regionali. Oggi infatti sono molti i limiti orari che eccedono il limite delle 6 ore al giorno di divieto e sono sostanzialmente tutti i distanziometri che di fatto vietano la quasi totalità dei territori. Ne parliamo cogliendo lo spunto da una recente importante pronuncia dei Giudici amministrativi....

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