Pubblicazioni

I lavori per il riordino del territorio proseguono. Ma si continua a parlare di tutela della salute pensando che lasciare misure distanziali e limitazioni di orari per i soli apparecchi del territorio dia un contributo concreto alla tutela della salute. In realtà anche i dati dicono una cosa diversa ed in particolare che quanto fatto sin ora nel territorio va radicalmente superato perché ha spostato ed aumentato il problema. E che va fatto altro per tutelare la salute: dare stabilità ed equilibrio ai prodotti, puntare sulla tecnologia per prodotti safe e, senza aumenti di tassazione, dare agli enti del territorio risorse per le politiche attive di prevenzione e cura da portare avanti con gli operatori, formati e qualificati delle reti generaliste e specializzate. ...

Tra le iniziative parlamentari con impatto sulle chiusure ingiustificate dei conti correnti va ricordata quella delle proposte di legge 1091 e 1240 presentate alla Camera nella legislatura in corso, ora in discussione alla Commissione Finanze. La proposta è di eliminare in qualche modo il diritto di recesso delle banche e di imporre a queste l’apertura di conti correnti. Le criticità che il tema propone nulla tolgono comunque ai principi generali che attualmente consentono di contrastare il fenomeno delle chiusure ingiustificate. ...

Alla seduta di apertura dell’IGE 2025 moderata da Porro sono emersi alcuni concetti di rilievo. La distribuzione di Awp e VLT sui territori è ancora determinante nei numeri dell’intero comparto per estensione di presidio di legalità, per livelli di gettito erariale, per numero di occupati e di imprese. Tuttavia i parametri di gioco come la percentuale di restituzione in vincita e la fiscalità sono penalizzanti rispetto a quelli dell’intero comparto. Le distanze e gli orari sono applicati principalmente a questi prodotti e per questo non hanno dato risposte in termini di tutela della salute. Inoltre, le distanze e gli orari sono espulsivi e per questo sono anni che impediscono di fare le gare, impediscono di dare stabilità agli operatori, con ciò eliminando la possibilità di fare investimenti in tecnologia per rinovare i prodotti come per apportare sistemi automatici innovativi di sicurezza, di protezione dei minori e di tutela della salute. Non si può attendere oltre....

Chi meglio di chi soffre il problema sulla propria pelle è in grado di dare una valutazione dell’idoneità delle misure attualmente previste da Regioni e Comuni? Per questo gli studi sanitari dedicano la massima attenzione al punto di vista dei giocatori patologici. Nella pubblicazione di un importante studio sanitario si giugne a conclusioni interessanti anche in questa fase cruciale per il riordino del comparto del territorio. ...

Nel panorama economico italiano, il settore del gioco pubblico rappresenta una realtà di grande impatto anche in termini di occupazione e sviluppo. Concessionari, operatori e lavoratori, soprattutto nel nel settore del gioco fisico, contribuiscono ogni giorno a garantire un’offerta regolamentata, sicura e trasparente, oltre a costituire, come spesso viene sottolineato, un argine concreto contro il dilagare del gioco illegale, generando posti di lavoro e risorse per l’economia nazionale. Per approfondire il ruolo del comparto e le prospettive future abbiamo parlato con l’avvocato Geronimo Cardia, presidente di Acadi, l’associazione che rappresenta i concessionari di giochi pubblici aderenti  a Confcommercio....

L’illegittimità di un distanziometro passa anzitutto per la sua capacità di rendere impraticabile la sostanziale totalità del territorio: il vero focus non è la verifica dell’esistenza di un effetto espulsivo in senso stretto (ossia il 100%) ma l’accertamento di anche solo “una cospicua contrazione del segmento di mercato”. Ed ancora il problema di un effetto espulsivo è anzitutto il fatto che non rappresenta uno strumento di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. Ciò anche (ma non solo) per colpa del criterio individuato dalla norma per il calcolo della distanza (raggio o percorso pedonale?). ...

In questo articolo aggiungiamo un tassello alla ricostruzione che abbiamo fatto nel tempo del fenomeno del derisking ingiustificato. Si tratta di due provvedimenti che arricchiscono il corpus regolatorio già illustrato nel tempo: un documento dell’Eba, che fornisce altre chiare indizioni di come superare il fenomeno patologico, e l’altro della Banca d’Italia, finalizzato ad assicurare il recepimento di detti principi anche nella giurisdizione italiana. Importante, infine, che siano stati cristallizzati non solo i principi e le procedure per prevenire il fenomeno, ma che siano stati focalizzati altresì i procedimenti per gli eventuali reclami a disposizione degli operatori, finalizzati a consentire un’azione di contrasto del fenomeno stesso....

Sono frequenti nei giudizi le nomine di Periti per una verificazione dell’effetto espulsivo denunciato dagli operatori. In realtà la questione non può essere limitata ad una mera valutazione della percentuale di insediabilità residua. E ciò per tante ragioni. Oggi ne vediamo due. Si tratta della certificazione già data dai giudici del Consiglio di Stato che non hanno permesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze di indire le gare per l’assegnazione delle concessioni in scadenza. E si tratta della certificazione dell’esistenza del problema oggi data anche dal legislatore nazionale che impone le proroghe tecniche alle concessioni in scadenza per la stessa ragione. ...

I Giudici del Consiglio di Stato chiedono spesso a periti la verificazione dell’effetto espulsivo denunciato dagli operatori. Troppo spesso si ritiene di censurare il distanziometro solo di fronte a divieti assoluti o quasi assoluti. Ma in realtà i distanziometri dovrebbero fare i conti con l’illegittimità anche quando marginalizzano. Inoltre, spesso ci si trova di fronte a casi in cui per calcolare la percentuale di aree di insediabilità i Periti pretendono di parametrarla all’area non vietata da altri impedimenti e non anche alla più apia intera area urbanizzata. In questo modo in realtà non si fornisce un’informazione completa perché il dato che serve è quello che consente di capire in quale parte dell’intero territorio continui ad esserci un presidio di legalità.  In questo articolo prendiamo lo spunto da una recente pronuncia. ...

La regolamentazione del gioco pubblico ed in particolare di quello fisico rappresenta un tema complesso, con una molteplicità di attori istituzionali e una stratificazione normativa che genera conflitti, inefficienze e situazioni di autentico stallo. L'applicazione dei distanziometri e delle limitazioni orarie costituisce un aspetto chiave di un dibattito che coinvolge operatori del settore, enti locali, lo Stato centrale, le sue amministrazioni e le sedi giudiziali. Al centro deve rimanere l’obiettivo di un’autentica tutela della salute degli utenti. Questo articolo si propone di sintetizzare criticamente tali questioni, anche rinviando agli approfondimenti presenti nel volume pubblicato con Giappichelli "Il Gioco Pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali"....

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