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Nelle sempre più rare attività di apertura di sale sui territori per la distribuzione del Bingo, delle scommesse e delle videolotterie, come noto occorre l’autorizzazione ex articolo 88 Tulps. Nel 2018 alle Questure è stato chiesto espressamente dal Ministero dell’Interno di pronunciarsi nei procedimenti di verifica dei presupposti anche sul tema dei distanziometri regionali. Oggi, a più di sette anni dalla circolare ci si chiede se questa necessità sia ancora attuale....

I dati presentati al Forum Acadi 2025 suggeriscono l’opportunità di prevedere a breve delle misure ponte che anticipino, per gli apparecchi del territorio, gli effetti di riequilibrio previsto dalla delega fiscale che tarda ad essere attuata. Le misure di riequilibrio attengono in particolare al preu, al payout ed all’ammontare della vincita. ...

I Giudici del Consiglio di Stato danno ragione al vicino concorrente: il punto non può aprire perché il cimitero è a tutti gli effetti un luogo sensibile. Sullo sfondo tra l’altro rimangono la mancata tutela effettiva della salute e l’impossibilità di fare le gare, nonostante la riforma sul territorio della Legge della Regione Campania. ...

I Giudici del Consiglio di Stato danno ragione al vicino concorrente: il punto non può aprire perché il cimitero è a tutti gli effetti un luogo sensibile. Sullo sfondo tra l’altro rimangono la mancata tutela effettiva della salute e l’impossibilità di fare le gare, nonostante la riforma sul territorio della Legge della Regione Campania. ...

La giurisprudenza impone la chiusura del punto che abbia sottoscritto un nuovo contratto successivamente alla data di entrata in vigore della norma sul distanziometro che almeno all’inizio aveva fatto salve le realtà preesistenti. Anche questa visione contribuisce ad impedire allo Stato di fare le nuove gare del territorio per le concessioni da tempo scadute e per questo in continua proroga tecnica ed onerosa. Per i Giudici occorre superare il dato letterale della norma: questo tema riguarderebbe non solo gli apparecchi ma anche le scommesse. Ma è veramente così?...

Il superamento della questione territoriale continua a tardare per ragioni sostanziali così come di tecnica legislativa. Le riduzioni dei numeri registrate negli anni, confermate ed acuite negli ultimi mesi, impongono riflessioni su eventuali misure anticipatorie di quel riequilibrio voluto dalla stessa delega fiscale. ...

La giurisprudenza continua a respingere i ricorsi contro i distanziometri regionali e provinciali affermando che non esiste effetto espulsivo perché le percentuali di interdizione non sarebbero del 100% assoluto e affermando il ritenuto giusto obiettivo di anteporre anzitutto la tutela della salute agli altri interessi. Peccato che tuttavia il legislatore continua a fare le proroghe delle concessioni in essere esplicitando il problema della Questione Territoriale (ossia dicendo che c’è l’effetto espulsivo). Ma soprattutto peccato che i dati scientifici dimostrano sul piano sanitario l’esatto contrario di quanto affermato in giurisprudenza sia per l’inidoneità dello strumento del distanziometro in sé, sia per la struttura tecnico-urbanistica utilizzata dal regolatore locale, sia soprattutto per essere univocamente focalizzato su due dei trentatré prodotti e su uno dei due canali distributivi del gioco. Per cercare di avere una valutazione di questi principi innanzi alla Corte Costituzionale possono dare un forte contributo le Istituzioni in campo con interventi ad adiuvandum nei giudizi degli operatori....

I lavori per il riordino del territorio proseguono. Ma si continua a parlare di tutela della salute pensando che lasciare misure distanziali e limitazioni di orari per i soli apparecchi del territorio dia un contributo concreto alla tutela della salute. In realtà anche i dati dicono una cosa diversa ed in particolare che quanto fatto sin ora nel territorio va radicalmente superato perché ha spostato ed aumentato il problema. E che va fatto altro per tutelare la salute: dare stabilità ed equilibrio ai prodotti, puntare sulla tecnologia per prodotti safe e, senza aumenti di tassazione, dare agli enti del territorio risorse per le politiche attive di prevenzione e cura da portare avanti con gli operatori, formati e qualificati delle reti generaliste e specializzate. ...

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