1° Enada Roma Workshop “Gioco di Stato: il ruolo del gestore e la futura messa in sicurezza del settore”

Dicono di noi

Agimeg, 01/12/2022

“Il comparto dei giochi è presente sul territorio quotidianamente. Il nostro settore sta funzionando benissimo nonostante un ordinamento giuridico non eccellente. Serve un riordino e un intervento deciso anche sul tema delle concessioni”.

“A breve scadranno tantissime concessioni e lo Stato deve assolutamente muoversi per non perdere un gettito erariale molto importante. Queste sono le priorità da seguire: prorogare le concessione e riordinare il comparto“.

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Gioconews, 01/12/2022

“Il Riordino va fatto principalmente per risolvere la questione territoriale, per introdurre misure adeguate di tutela degli utenti, assicurando un equilibrio tra punti specializzati e generalisti finalizzato allo sblocco delle gare. La Commissione sul Gioco della scorsa legislatura lo ha detto ma in maniera non così chiara e netta: le norme del territorio non sono solo disomogenee (potrebbero esserlo per la Costituzione) le norme del territorio per come scritte oggi hanno un errore tecnico che va rimosso perché di fatto impedisce di tenere o mettere a terra i punti di gioco pubblico.
Occorre un meccanismo regolatorio risolutivo come quello dell’Intesa del 2017, voluta dal legislatore nazionale a dicembre 2015.
Va tolta la tessera sanitaria (che sottrae gettito da emersione e non risponde allo scopo) e va messo il registro di autoesclusione alimentabile dai familiari (per dare una vera tutela al posto dei distanziometri espulsivi) ma lo vediamo bene dopo.
Con il Riordino non si deve fare poi l’errore che nell’azione di razionalizzazione si pregiudichi l’equilibrio a terra tra rete generalista e rete specializzata. Non foss’altro che per evidenti esigenze di gettito, per il gran lavoro delle filiere e delle forze occupazionali coinvolte e per continuare ad assicurare un presidio concreto e quindi capillare di legalità sui territori”.
Ancora, rincara Cardia, “senza Riordino le gare (che gli operatori vorrebbero fare sia ben chiaro) non possono essere fatte per una responsabilità ascrivibile al 100 percento ai corto circuiti dell’ordinamento giuridico”.

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Jamma, 01/12/2022

“Non sono i distanziometri espulsivi né le limitazioni di orari asfisianti che contrastano il DGA.

Così come non è la tessera sanitaria che tiene lontani i minori dal gioco pubblico posto che essa l’unico effetto che sta determinando è tenere lontano dal gioco coloro che fisiologicamente non la detengono (gli stranieri) coloro che temono di essere tracciati nelle loro capacità economiche di spesa(nonostante l’emersione del gettito sia uno degli obiettivi della regolamentazione).

Occorre piuttosto introdurre strumenti di accesso alle sale e regolamentare il registro di auto esclusione alimentabile anche dai familiari, come peraltro non solo previsto per l’on line ma anche condiviso unanimemente dalla dottrina.”

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