04 Lug Convegno “Stati Generali del Gioco – La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona” 3 luglio 2025, Camera dei Deputati
- la necessità che la riforma del gioco fisico scaturisca dal confronto aperto con gli operatori del settore fondato su basi scientifiche per addivenire ad una soluzione che tenga conto della centralità della tutela della salute e dell’occupazione;
- la necessità di superare l’attuale sistema di distanziometro e limiti orari che colpisce unicamente gli apparecchi, sulle 33 tipologie di giochi presenti, ed è inefficace a contrastare il disturbo da gioco d’azzardo. La spesa per il gioco degli apparecchi è sì diminuita ma è aumentata quella degli altri giochi non destinatari delle limitazioni di gioco. Così come è aumentata la spesa complessiva;
- l’utilizzo del prodotto safe assicurato dalla tecnologia che: (a) riconosce i tratti somatici di un eventuale minore sfuggito ai controlli degli esercenti, senza identificare affatto la persona e rispettandone la privacy; (b) riconosce una condotta di gioco problematica o patologica, anche col supporto degli psichiatri, senza identificare affatto la persona e rispettandone la privacy.
Di seguito il documento relativo all’intervento dell’Avv. Cardia al precedente evento dell’11 febbraio 2025 “Gioco Legale: serve una riforma”, organizzato dall’intergruppo parlamentare per la sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo e dalla Fondazione Bruno Buozzi, inserito in una pubblicazione contente la raccolta degli interventi predisposta dalla Fondazione Bruno Buozzi.
Dicono di noi
Pressgiochi, 3 luglio 2025
Stati Generali del Gioco. Cardia (Acadi): “La riforma parta dal confronto, non servirà ora demonizzare il gioco online”
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Jamma, 3 luglio 2025
Stati Generali del Gioco, Cardia (ACADI): “Evitare nuove demonizzazioni, il comparto va regolato con metodo, tecnologia e rispetto”
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Gioconews, 3 luglio 2025
Stati generali del gioco, prove di dialogo fra politica e operatori sul futuro del settore
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Agimeg, 3 luglio 2025
Cardia (Acadi): “Il gioco online non va demonizzato. Il settore del gioco pubblico ha delle specificità e va approcciato con consapevolezza”
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